giovedì 19 luglio 2012

StyleHour culture

La moda "post-atomica" di Yohji Yamamoto in mostra al Design Museum di Holon



Definirlo stilista sarebbe di certo riduttivo e mente creativa troppo generico per un personaggio di tale sfuggevole definizione, ma ciò che conta è l'impatto decisivo che l'arte del maestro giapponese Yohji Yamamoto ha esercitato sulla moda ed il costume degli ultimi trent'anni, grazie ad una complessa ricchezza d'idee che esigono essere mostrate e spiegate. 
La mostra inaugurata il 4 luglio (fino al 20 ottobre) ad Holon, in Israele, al Design Museum, struttura acrobatica e spettacolare progettata da Ron Arad, intende promuovere la conoscenza approfondita dell'estetica di Yamamoto, mostrando alcuni dei più significativi modelli delle collezioni dal 1983. 




La sfilata a/i '98 di Yamamoto alla Sorbona 

- Missione del museo è far conoscere il design e la sua storia, ma l'opera di Yamamoto è difficilmente catalogabile: per questo è ancora più importante mostrarlo nel modo giusto - ha spiegato Eyal de Leeuw, direttore marketing del museo, il cui staff ha lavorato per due anni assieme a Masao Nihei, collaboratore storico del maestro Yamamoto nell'allestimento delle sue sfilate, fino ad arrivare all'allestimento museale di Holon. 
I pezzi più celebri firmati Yamamoto fluttuano a mezz'aria e fungono da guida ai visitatori conducendoli fino al piano più alto dove campeggia un gigantesco albero di luci. 
Yamamoto ha avuto la capacità d'influenzare con la sua estetica apparentemente incomprensibile la moda strutturata, desiderosa di trasformarsi in arte e così la mostra di Holon ha voluto ricreare le sensazioni paragonabili all'indossare una sua creazione. 



- Quando qualcuno mi dice: "Yohji, desidero portare i tuoi vestiti", gli rispondo: "Attento, non fidarti. Non è così semplice" -
  
Yohji Yamamoto 



Per informazioni: Design Museum Holon, http://www.dmh.org.il/default.aspx 



Nessun commento:

Posta un commento